Archeologo italiano. Canonico della cattedrale
di Cagliari, fu docente di Sacra Scrittura e di Lingue orientali
nell'università della città, divenendone poi rettore (1857). Nel
1871 fece parte del Senato del Regno. Ricevuta la carica di commissario per le
antichità sarde, intraprese per la prima volta studi sistematici
sull'archeologia dell'isola, effettuando indagini e scavi i cui resoconti
vennero raccolti nel “Bollettino archeologico sardo” (1858-68) e il
cui materiale venne poi donato al museo di Cagliari e al gabinetto archeologico
dell'università di Sassari. Interessato anche alla filologia e al
folclore, scrisse opere sui costumi e sui dialetti sardi, tra cui
Vocabolario
sardo-italiano e
Italiano-sardo (1851-52),
Vocabolario sardo
geografico,
patronimico ed etimologico (1872) (Ploaghe, Sassari 1803
- Cagliari 1878).